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La vita è una sinfonia: non una marcia!


Meditazione

Ci hanno insegnato a vivere come se la vita fosse una marcia militare.

Un cammino lineare, con uno scopo preciso, in cui ogni passo deve portarci più vicini a un traguardo.


Essere utili. Essere produttivi.

Comportarsi bene. Andare da qualche parte.


Eppure, guarda l’universo: giraffe, ippopotami, felci. Api, coccinelle, fiori.

Sono folli, bellissimi, privi di uno scopo logico.

Come la musica. Come la danza.


Hai mai notato che quando ascolti una melodia non lo fai per arrivare alla fine?

Non aspetti l’ultima nota per capire il significato.

Il significato è già lì, in ogni nota, in ogni intervallo, in ogni pausa.


La musica è una delle attività più amate e diffuse al mondo.

Eppure, dal punto di vista “pratico”, è totalmente inutile.

Non produce nulla. Non serve a sopravvivere.

E proprio per questo… è sacra.


La vita, come la musica, esiste per se stessa.

È fatta per essere vissuta, non usata.


Quando siamo davvero presenti, ci accorgiamo che il “momento presente” non è un istante sottile come il ticchettio di un orologio.

È un campo di esperienza ampio, ricco, vibrante.

Dentro questo campo sentiamo le sfumature, i ritmi, gli intervalli — proprio come in una sinfonia.


Ecco perché vivere non significa arrivare da qualche parte.

Significa essere qui, adesso.

Non per essere definiti, etichettati o giudicati…

Ma semplicemente per essere.


Tu sei il significato.

Non devi dimostrare nulla.

Non devi “diventare” qualcosa.

Tu sei già qualcosa che vale la pena di essere vissuto.


C’è un errore che facciamo spesso: vogliamo che la vita “abbia un senso”, come se fosse una parola da cercare in un dizionario.

Ma la vita non è una parola.

La vita è l’esperienza stessa del significato.


E così, mentre molti si affannano a raggiungere traguardi, tu puoi fermarti e ascoltare.

Puoi camminare senza meta, puoi danzare senza direzione.

Puoi ridere, guardare il sole, ascoltare l’acqua che scorre.

Non serve altro.


Come scrive un antico haiku:

La lunga notte —

il suono dell’acqua

dice ciò che penso.


Forse, la cosa più rivoluzionaria che possiamo fare oggi è proprio questa:

lasciare che la vita sia musica.


Non correre. Non dimostrare.

Ma danzare.

Con leggerezza.

Con presenza.

Con amore.

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