Il "qui e ora" come stile di vita: riscopri la meraviglia nella mindfulness
- Leonardo di Lernia
- 28 apr
- Tempo di lettura: 3 min

Viviamo in un’epoca in cui il fare è diventato una religione.
Ogni giornata è scandita da obiettivi, programmi, attività da portare a termine. Facciamo, facciamo, facciamo… e spesso ci dimentichiamo di fermarci a chiederci: perché? Qual è davvero il senso di tutto questo correre?
Siamo cresciuti con l'idea che la felicità arriverà una volta raggiunto un certo traguardo: un lavoro stabile, una casa, un successo personale. Ma, appena tagliato il nastro di un obiettivo, la mente ne costruisce subito un altro, e poi un altro ancora. È come correre all'interno di una ruota che non si ferma mai.
Questa illusione, così diffusa nella nostra cultura, ci allontana da quello che conta davvero: vivere il momento presente. Ecco perché la mindfulness non è solo una pratica, ma può diventare uno stile di vita capace di restituirci alla verità più semplice e più potente: la vita accade adesso.
Il senso autentico del fare
Non si tratta di smettere di agire o di rinunciare ai propri sogni.
La chiave sta nella qualità del nostro fare.
Quando agiamo senza ansia di ottenere, quando facciamo qualcosa per il puro piacere di farlo, il nostro cuore si espande.
Camminiamo per camminare.
Suoniamo per suonare.
Balliamo per il semplice amore di ballare.
In quei momenti, non cerchiamo di arrivare da nessuna parte. Non vogliamo essere diversi da quello che siamo.
Siamo presenti. Siamo vivi.
Questa è la mindfulness in azione: uno stato dell’essere che ci permette di vivere ogni gesto, ogni parola, ogni respiro come un incontro autentico con la vita.
La difficoltà di fermarsi
Ma perché è così difficile fermarsi?
Perché, nel nostro mondo occidentale, siamo condizionati a credere che la nostra dignità derivi da quanto produciamo, da quanto riusciamo a ottenere.
Quando proviamo a sederci in silenzio – magari per praticare proprio la meditazione – il corpo spesso si ribella. Le gambe si agitano, le spalle si contraggono, la mente comincia a inventare mille pensieri e distrazioni. È come se una parte di noi credesse che stare fermi sia sbagliato, che il valore stia solo nell’essere continuamente attivi.
Eppure, rimanendo seduti e respirando con consapevolezza, possiamo attraversare questo disagio.
Possiamo imparare ad accogliere ciò che c'è, senza giudizio, senza desiderio di cambiare nulla.
E lì, in quel semplice stare, riscopriamo una libertà dimenticata.
La meraviglia che il pensiero non vede
Quando riusciamo a fermare il continuo chiacchiericcio della mente, il mondo si apre davanti a noi come una meraviglia.
Un fiore smette di essere solo "un fiore bello" o "un fiore brutto": diventa una creazione viva, unica, perfetta così com'è. Un insetto, una foglia, un raggio di sole filtrato attraverso le tende: tutto appare pieno di mistero e bellezza.
Senza il filtro del pensiero, non abbiamo più bisogno di etichettare, confrontare, migliorare. Semplicemente osserviamo, sentiamo, siamo presenti.
La mindfulness ci guida a vivere così ogni istante: non più proiettati verso un futuro immaginario, ma radicati nella ricchezza infinita di ciò che è già qui.
Mindfulness: un invito a rallentare
La mindfulness come stile di vita non è qualcosa da ottenere o conquistare.
Non richiede sforzo né performance.
È un invito a rallentare, a sentire di più, a vivere di più.
È il coraggio di fermarsi in un mondo che corre, di ascoltare profondamente ciò che accade dentro e fuori di noi, di riconoscere che non abbiamo bisogno di nulla di diverso da ciò che già siamo per sentirci interi.
Nel qui e ora, la vita si svela nella sua pienezza.
E noi, finalmente, possiamo tornare a casa.
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